Cinema in Canavese:
Una mappa per scoprire sale, registi e film (work in progress)
In occasione delle prime proiezioni di Cinematografica Perona, presentiamo i primi appunti di KinoCanavese, un progetto di ricerca dedicato al rapporto tra Cinema e territorio.
Il fulcro del sito sarà la mappa in cui ritrovare le sale attive, le tracce di quelle ormai dismesse e i luoghi di ripresa che i registi hanno scelto per ambientare i propri film. Nella sezione Storie si alterneranno le testimonianze di esercenti, registi e pubblico.
KinoCanavese è uno spazio aperto al confronto e alla scoperta di nuovi itinerari per provare a descrivere l’importanza culturale e sociale dei Cinema in Canavese, raccogliendo frammenti di memoria per descrivere potenzialità presenti e future.
Cinema "Italia"
Via C.le Domenico Cattaneo, 11 - Favria
ca. 1920 - 1979
Nato a San Sebastiano Po, Carlo Tamagno (1881-1956) giunse a Favria probabilmente con la sua prima attrazione da fiera: la giostra “Il volo delle rondini”. Dopo il matrimonio con Rosa Giolitto, rilevò prima una locanda, aprì una sala da ballo e infine, negli anni Venti, il cinema “Italia”. Le proiezioni terminarono nel 1979. Oggi i locali ospitano una gioielleria.
San Martino Canavese
Andrea Doria: I passeggeri sono in salvo?
Luca Guardabascio
Italia / Usa, 2016, 81′
La storia dell’ Andrea Doria è stata oggetto di speculazioni e distorsioni. Un falso storico raccontato per accusare un uomo, il suo equipaggio e gli italiani. La bimba che aveva 9 anni nel 1956 e’ ormai una donna che racconta la sua immigrazione a Detroit, insieme ai nonni, per conoscere sua mamma. Con questo docufilm Pierette vuol raccontare la piu’ grande collisione e il piu’ grande salvataggio in mare, e fare chiarezza su uno dei più importanti avvenimenti della nostra storia recente a 60 anni dall’affondamento. La realizzazione di un docufilm scritto seguendo le testimonianze dei sopravvissuti ancora in vita, farà in modo che le generazioni future possano comprendere che non è mai troppo tardi per correggere la Storia. Le loro storie sono drammatizzate in scene “retro” riprese a Detoit, Roma, e in Piemonte. Filmato archivio del cantiere Ansaldo accompagna la narrazione dei sopravissuti e esperti navali.
Ivrea - anfiteatro morenico
Andante lento
Maurizio Verna e Luciano Menaldino
Italia, 2016, 70′
Un viandante musicista attraversa a piedi l’Anfiteatro Morenico di Ivrea (Canavese – Piemonte), nella bellezza del paesaggio prealpino e tra antichi e splendidi monumenti. Dipanando il filo dei suoi pensieri, cammina, sosta e suona in luoghi suggestivi, dove incontra danzatrici, altri musicisti e una natura ancora intatta.
Ivrea - carnevale
Una donna allo specchio
Paolo Quaregna
Italia, 1984, 93′
Il carnevale di Ivrea, con la sua famosa battaglia a colpi di arancia, attira gente da tutta Italia. Tra i molti visitatori ci sono anche Fabio e Manuela, che si conoscono in quell’occasione e iniziano un intenso rapporto erotico. Sanno che dopo la festa, che dura tre giorni, tutto finirà, e questo li stimola nella ricerca del piacere sfrenato.
Rivarolo - torrente Orco
I cormorani
Fabio Bobbio
Nell’estate dei loro dodici anni Matteo e Samuele passano le giornate tra il fiume, il bosco e il centro commerciale, ma rispetto agli anni precedenti qualcosa sta cambiando. Il gioco diventa noia, la fantasia cede il passo alla scoperta, l’avventura si trasforma in esperienza di vita: Samuele e Matteo sono due Cormorani, in continuo adattamento nel rapporto con il mondo che li circonda, con il loro corpo che sta cambiando e alla ricerca di un’autonomia e di uno spazio da far proprio, da colonizzare. Un’estate senza inizio e senza fine, il racconto di un’amicizia, di un’età e di un territorio costretti a mutare con il tempo che scorre inesorabile.
Cuorgnè
Cinematografica Perona
Azzurra Fragale e Mauro Corneglio
ABCinema - Centro La Serra
Corso Carlo Botta 30, Ivrea
1975 (proiezioni dal 1982 al 2014)
Realizzata tra il 1967 e il ’75 su iniziativa di Roberto Olivetti, l’Unità residenziale Est progettata da Igino Cappai e Pietro Mainardis comprendeva spazi residenziali, un hotel, una piscina e il cinema. Nel 2004 in questa sala è stata trasferita la programmazione dell’ABCinema d’essai, sino alla chiusura definitiva nel 2014.
Cinema Sirio
Piazza Freguglia, Ivrea
1930 (cinema dal 1949 al 1989)
L’edificio liberty venne costruito nel 1930 come mercato coperto. Nel secondo dopoguerra adattato a teatro e cinema, con capienza 800 posti. Chiuso definitivamente nel 1989, dopo alterne ipotesi di rilancio, dal 2003 ospita l’ufficio postale e alcune attività commerciali.
Cinema Politeama
Via Piave 3, Ivrea
1928
Inaugurato nel 1928 come teatro, il “Politeama Vittorio Emanuele” mantiene ancora la facciata in stile neorinascimentale progettata dall’ing. Rusconi. Rispetto ai 900 posti originari, attualmente la sala ne conta 550. Ospita la rassegna di cinema per ragazzi “Spargete la voce” (24a edizione) e il Cineforum Effetto Cinema.
Cinema "Giuseppe Boaro"
Via Palestro 86, Ivrea
1910
L’originario “Cinématographe Splendor” aprì nel 1910 per iniziativa di Giuseppe Boario, pioniere del cinema in Canavese. Dedicata al fondatore, oggi la sala comprende 306 posti.
Ceresole Reale
La centrale idroelettrica della Valle dell'Orco
Italia, 1945, 06′, B/N, muto
Repertorio INCOM
I lavori per la costruzione di una diga in Piemonte.
Ivrea
Dal Gran Paradiso alla Serra d'Ivrea
Franco Vitrotti
Italia, 1950, 10′, colore, sonoro
Il cortometraggio parte dal massiccio del Gran Paradiso, percorre la valle dell’Orco, il Canavese sino ad arrivare ad Ivrea. Le Alpi Gaie, il torrente Orco, il torrente Chiusella, il fiume Dora, la Serra d’Ivrea. La vita serena della montagna con gli artigiani del rame e del legno, la vita cittadina di Ivrea con la fabbrica di macchine da scrivere e di calcolatrici della Olivetti.
Agliè - Villa Il Meleto
Crepuscolo di un mondo
Piero Nelli
Italia, 1952, 11′,B/N – sonoro
Attraverso il commento della temperie storico-culturale della belle epoque, il documentario ripercorre le tappe della biografia artistica di Guido Gozzano, mostrando i luoghi in cui visse e gli oggetti e i personaggi a cui ispirò la sua poetica.
Agliè
Serenità canavesana
Giorgio ferrone
Italia, 1950, 11′, b/n
Il documentario mostra in maniera piuttosto dettagliata il Canavese, regione del Piemonte nel quale è situato il capoluogo Ivrea. In particolare si sofferma su Villa Meleto ad Agliè, dove visse Guido Gozzano.
Rivarolo
S.A.L.P. esercizio di memoria
Collettivo Cromocinque
Italia, 2012, dv, 43′, colore
Documentario dedicato agli aspetti industriali, urbanistici e sociali della Società Anonima Lavorazione Pelli di Rivarolo Canavese, trenta chilometri a nord di Torino.
La S.A.L.P. (Società Anonima Lavorazione Pelli) fondata nel 1919 fu tra le principali concerie italiane per qualità della produzione e innovazione tecnologica. Nel secondo dopoguerra, di fronte allo stabilimento nacque il villaggio operaio: guidata dal prof. Giuseppe Cuccodoro, la fabbrica diventò “comunità”, sulla scorta delle suggestioni olivettiane. Dagli anni Settanta concorrenza internazionale e problemi organizzativi segnarono il declino della S.A.L.P. sino al fallimento nel 1995. Nel 2006 iniziò la demolizione dello stabilimento, per preparare la nascita di un nuovo quartiere.
Brusasco
I nostri anni
Daniele Gaglianone
Italia, 2000, 35mm, 90′, B/N
Alberto e Natalino sono due anziani ex-partigiani che durante la Resistenza erano legati da grande amicizia tra di loro; un terzo amico, Silurino fu ucciso dai fascisti. Alberto entra in una casa di riposo; qui inizia a frequentare un altro ospite della struttura, costretto su una sedia a rotelle; scopre però che questi è Umberto Passoni, il quale durante gli anni della Resistenza comandava la banda di brigate nere che compì l’eccidio del gruppo di partigiani di cui Alberto, Natalino e Silurino facevano parte. Deciso a vendicare il massacro avvenuto oltre mezzo secolo prima, Alberto raggiunge Natalino, che vive da solo in montagna, e lo convince a seguirlo alla casa di riposo, con l’intento di uccidere l’ex fascista.
Strambino
I nostri anni
Daniele Gaglianone
I nostri anni
Italia, 2000, 35mm, 90′, B/N
Alberto e Natalino sono due anziani ex-partigiani che durante la Resistenza erano legati da grande amicizia tra di loro; un terzo amico, Silurino fu ucciso dai fascisti. Alberto entra in una casa di riposo; qui inizia a frequentare un altro ospite della struttura, costretto su una sedia a rotelle; scopre però che questi è Umberto Passoni, il quale durante gli anni della Resistenza comandava la banda di brigate nere che compì l’eccidio del gruppo di partigiani di cui Alberto, Natalino e Silurino facevano parte. Deciso a vendicare il massacro avvenuto oltre mezzo secolo prima, Alberto raggiunge Natalino, che vive da solo in montagna, e lo convince a seguirlo alla casa di riposo, con l’intento di uccidere l’ex fascista.
Vico canavese
I nostri anni
Daniele Gaglianone
I nostri anni
Italia, 2000, 35mm, 90′, B/N Alberto e Natalino sono due anziani ex-partigiani che durante la Resistenza erano legati da grande amicizia tra di loro; un terzo amico, Silurino fu ucciso dai fascisti. Alberto entra in una casa di riposo; qui inizia a frequentare un altro ospite della struttura, costretto su una sedia a rotelle; scopre però che questi è Umberto Passoni, il quale durante gli anni della Resistenza comandava la banda di brigate nere che compì l’eccidio del gruppo di partigiani di cui Alberto, Natalino e Silurino facevano parte. Deciso a vendicare il massacro avvenuto oltre mezzo secolo prima, Alberto raggiunge Natalino, che vive da solo in montagna, e lo convince a seguirlo alla casa di riposo, con l’intento di uccidere l’ex fascista.
Traversella
I nostri anni
Daniele Gaglianone
I nostri anni
Italia, 2000, 35mm, 90′, B/N
Alberto e Natalino sono due anziani ex-partigiani che durante la Resistenza erano legati da grande amicizia tra di loro; un terzo amico, Silurino fu ucciso dai fascisti. Alberto entra in una casa di riposo; qui inizia a frequentare un altro ospite della struttura, costretto su una sedia a rotelle; scopre però che questi è Umberto Passoni, il quale durante gli anni della Resistenza comandava la banda di brigate nere che compì l’eccidio del gruppo di partigiani di cui Alberto, Natalino e Silurino facevano parte. Deciso a vendicare il massacro avvenuto oltre mezzo secolo prima, Alberto raggiunge Natalino, che vive da solo in montagna, e lo convince a seguirlo alla casa di riposo, con l’intento di uccidere l’ex fascista.
Settimo Vittone
I nostri anni
Daniele Gaglianone
I nostri anni
Italia, 2000, 35mm, 90′, B/N
Alberto e Natalino sono due anziani ex-partigiani che durante la Resistenza erano legati da grande amicizia tra di loro; un terzo amico, Silurino fu ucciso dai fascisti. Alberto entra in una casa di riposo; qui inizia a frequentare un altro ospite della struttura, costretto su una sedia a rotelle; scopre però che questi è Umberto Passoni, il quale durante gli anni della Resistenza comandava la banda di brigate nere che compì l’eccidio del gruppo di partigiani di cui Alberto, Natalino e Silurino facevano parte. Deciso a vendicare il massacro avvenuto oltre mezzo secolo prima, Alberto raggiunge Natalino, che vive da solo in montagna, e lo convince a seguirlo alla casa di riposo, con l’intento di uccidere l’ex fascista.
Rueglio
I nostri anni
Daniele Gaglianone
I nostri anni
Italia, 2000, 35mm, 90′, B/N
Alberto e Natalino sono due anziani ex-partigiani che durante la Resistenza erano legati da grande amicizia tra di loro; un terzo amico, Silurino fu ucciso dai fascisti. Alberto entra in una casa di riposo; qui inizia a frequentare un altro ospite della struttura, costretto su una sedia a rotelle; scopre però che questi è Umberto Passoni, il quale durante gli anni della Resistenza comandava la banda di brigate nere che compì l’eccidio del gruppo di partigiani di cui Alberto, Natalino e Silurino facevano parte. Deciso a vendicare il massacro avvenuto oltre mezzo secolo prima, Alberto raggiunge Natalino, che vive da solo in montagna, e lo convince a seguirlo alla casa di riposo, con l’intento di uccidere l’ex fascista.
Alice superiore
I nostri anni
Daniele Gaglianone
I nostri anni
Italia, 2000, 35mm, 90′, B/N
Alberto e Natalino sono due anziani ex-partigiani che durante la Resistenza erano legati da grande amicizia tra di loro; un terzo amico, Silurino fu ucciso dai fascisti. Alberto entra in una casa di riposo; qui inizia a frequentare un altro ospite della struttura, costretto su una sedia a rotelle; scopre però che questi è Umberto Passoni, il quale durante gli anni della Resistenza comandava la banda di brigate nere che compì l’eccidio del gruppo di partigiani di cui Alberto, Natalino e Silurino facevano parte. Deciso a vendicare il massacro avvenuto oltre mezzo secolo prima, Alberto raggiunge Natalino, che vive da solo in montagna, e lo convince a seguirlo alla casa di riposo, con l’intento di uccidere l’ex fascista.
Cinema "Ambra"
Via Martiri della Libertà, 42 - Valperga
1969
Eros Bonolotto dedicò alla figlia Ambra la sala inaugurata nel 1969. Platea e galleria originarie sono state suddivise nel 1998, ricavando due sale da 416 e 213 posti.
Teatro Comunale
Piazza A. Boetto, Cuorgnè
1866 - proiezioni dal 1919 al 1969
Opera dell’Ing. Pier Giuseppe Zerboglio, venne inaugurato il 30 novembre 1866. Ha ospitato le proiezioni dal 1919 al 1969. Attualmente è in fase di restauro.
Rivarolo - Castello Malgrà
Il figlio di Dracula (1960)
Regia: Corrado Farina
Dracula e sua moglie mandano il figlio tra i viventi per compiere il suo tirocinio di vampiro, ma il ragazzo, troppo timido e bonaccione, li delude e ne viene disconosciuto.
Alcune scene sono ambientate nel viale di olmi del parco e all’interno del Castello.
Il film è una preziosa e unica testimonianza dell’aspetto del Malgrà durante gli anni Sessanta
Teatro Comunale "Piero Martinetti"
Via Educ 59, Castellamonte
1864 - proiezioni dal 1927 al 1983
Costruito nel 1864, il Teatro Sociale contava 200 posti e fu adibito a cinema dal 1927 sino agli anni Settanta. La sala fu chiusa nel 1983 per inagibilità. Oggi è spazio polivalente.
Cinema Margherita
Via Ivrea n.101, Cuorgnè
1969
Inaugurata da Aldo Perona nel 1969, la sala mantiene comprende 560 posti ripartiti tra platea e galleria. È sede della rassegna “Due Città al Cinema” organizzata dai Comuni di Rivarolo Canavese e Cuorgnè.
Cinema Perona
Via Torino n. 5, Cuorgnè
1949-1998
La sala protagonista della stagione d’oro cinematografica degli anni Cinquanta, con 900 posti a sedere e 200 in piedi. Oggi è destinata alla demolizione, per lasciare spazio ad un complesso residenziale.